La nostra passione
Ci abbiamo messo poco, pochissimo tempo a scoprire la nostra particolare affinità. Tutti e due accaniti lettori, abbiamo presto constatato, stupiti, che lo scrittore contemporaneo preferito da entrambi è Wilbur Smith, celebre romanziere zambiano. Dalle avventure cartacee dei personaggi romanzeschi siamo poi passati alle veloci visite di capitali europee, per poi iniziare i nostri grandi viaggi. Sì, il viaggio è la nostra grande passione.
Ma cosa ci spinge? È la curiosità, la sete di sapere come le altre creature che popolano questo nostro stesso mondo si muovono, nascono, crescono, vivono. Guardare nelle vite e nei destini che avrebbero potuto essere nostri, ma che non lo sono stati solo perché Qualcuno ha voluto che nascessimo in un microcosmo privilegiato. Scoprire come si sono evoluti gli altri popoli, perdere le parole davanti a delle meraviglie e constatare i disastri. Mai come “turisti”, sempre come “viaggiatori”: guardare, assaggiare, toccare, sperimentare. Assetati di una conoscenza che solo il confronto con il prossimo e il paragone a volte violento con altre realtà, può stimolare. Per noi il viaggio è più di un semplice vedere cose nuove. È una filosofia di vita, è la voglia di comprendere il mondo e andare oltre le barriere che il vivere sempre e solo la stessa realtà finirebbe per erigere. È questo bisogno che spesso ci fa fare le valigie (brutto…) e volare per ore e ore (sofferenza…). Questo è ciò che alimenta in noi la curiosità e la capacità di continuare a farci sorprendere dalle piccole cose quotidiane, perché in fondo, la nostra vita è il più intricato e splendido dei viaggi.
Ma cosa ci spinge? È la curiosità, la sete di sapere come le altre creature che popolano questo nostro stesso mondo si muovono, nascono, crescono, vivono. Guardare nelle vite e nei destini che avrebbero potuto essere nostri, ma che non lo sono stati solo perché Qualcuno ha voluto che nascessimo in un microcosmo privilegiato. Scoprire come si sono evoluti gli altri popoli, perdere le parole davanti a delle meraviglie e constatare i disastri. Mai come “turisti”, sempre come “viaggiatori”: guardare, assaggiare, toccare, sperimentare. Assetati di una conoscenza che solo il confronto con il prossimo e il paragone a volte violento con altre realtà, può stimolare. Per noi il viaggio è più di un semplice vedere cose nuove. È una filosofia di vita, è la voglia di comprendere il mondo e andare oltre le barriere che il vivere sempre e solo la stessa realtà finirebbe per erigere. È questo bisogno che spesso ci fa fare le valigie (brutto…) e volare per ore e ore (sofferenza…). Questo è ciò che alimenta in noi la curiosità e la capacità di continuare a farci sorprendere dalle piccole cose quotidiane, perché in fondo, la nostra vita è il più intricato e splendido dei viaggi.
Ecco dove ci hanno portato sinora i nostri viaggi: dai misteriosi monoliti di Stonehenge fino alla recondita città inca di Machu Picchu, dalle verdi colline scozzesi all'impietoso deserto del Kalahari passando per il fecondo delta del Mekong. Poi l'Africa, la nostra amata terra rossa, che abbiamo esplorato in lungo e in largo. E tanto altro ancora...
Chissà il futuro che altro ci prospetterà!
Chissà il futuro che altro ci prospetterà!